Con queste pagine vogliamo rendere omaggio ad un artista che a Passirano e in tantissime altre località, con la sua arte ha donato emozioni ai nostri padri, a noi e sicuramente in futuro darà emozioni ai nostri nipoti. Ripercorreremo la sua vita e le sue opere grazie all’ausilio dei libri: “Antonio Guadagnini” edito dal Comune di Esine nel 1991 a cura di Giannetto Valzelli – “Il pittore Antonio Guadagnini di Esine” a cura di Oberto Ameraldi, 1979 – “Antonio Guadagnini a Passirano 1877-1883” a cura del GASP, 2015 – “Passirano, appunti di storia locale” di Ottavio Falsina, edito dall’Amministrazione Comunale, 1983 – “Brixia Sacra” – “Fondazione Civiltà Bresciana” – “Commentari dell’Ateneo” – “Enciclopedia Bresciana” – e altre pubblicazioni.
Le immagini qui riportate sono tratte dalle pubblicazioni citate, da archivi fotografici pubblici e privati e da segnalazioni di amanti dell’arte.
I virgolettati sono tratti da citazioni delle varie pubblicazioni.

Questa stesura non vuole essere un nuovo libro sul Guadagnini, ma semplicemente il riordino dell’elaborazione e ricerca già fatta dagli autori sopra indicati con la semplice aggiunta di notizie e richiami dello stesso periodo sulla situazione a Passirano.

Antonio Guadagnini è nato a Esine il 1 gennaio 1817 da una modesta famiglia, dopo aver frequentato il ginnasio a Lovere e contemporaneamente la scuola di disegno dell’Accademia di Belle Arti “Tadini” (1830-1836), partecipò con profitto ai corsi di Giuseppe Diotti (1837-1842) e poi di Enrico Scuri, frequentando anche il ciclo di specializzazione in pittura muraria (1845-1848), all’Accademia Carrara di Bergamo, cui rimase sempre molto legato, e mantenendosi agli studi con l’esecuzione di piccoli soggetti sacri.

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